venerdì 31 maggio 2013

EYES ON FEET - Jamie Dornan

appetizer


se ne stava lì
nella sua cartellina
perso fra molti altri nomi in archivio
in attesa che un qualcosa ne riscattasse l'anonimato
e ne giustificasse la condivisione.

poi mi immergo in THE FALL
ennesimo serial sull'ennesimo serial killer
in cui GILLIAN ANDERSON, già cacciatrice di ufo,
cerca qui di sbrogliare una matassa più terrena
e chi ritrovo a rappresentare il personaggio da abbattere?

assisto all'esecuzione rituale, quasi poetica, della vittima di turno
trovando conforto in ampie cucchiaiate di gelato al pistacchio e cioccolato apurimac,
e una domanda
ossessivamente
continua a ripetersi nella mia mente .
 in un testamento paradossale
scritto con l'inquietante consapevolezza di dover morire per mano di un pazzo
sarebbe poi così strano pretendere che
almeno
ad occuparsi del trapasso
fosse
JAMIE DORNAN?

rapito dalla cura del dettaglio con cui l'assassino prepara la scena per il ritrovamento della sua preda
a malapena riesco a sentire il mio cervello che ordina nuove e più profonde cucchiaiate di gelato
e continua a rispondere NO all'estremo quesito!

a fomentare la mia spinta al martirio
la bizzarra scelta degli sceneggiatori di mettere l'accento
piuttosto che sulle doti di JAMIE nella recitazione
sulla sua fisicità!

lunghe sequenze di svestizione

generosi spaccati di vita familiare
per testimoniare la premurosità di un padre
che ha l'accortezza di strangolare qualcuno soltanto nei ritagli di tempo

ancor più lunghe sequenze di vestizione
per far respirare allo spettatore
tutta la tensione di un imminente raffinato massacro

dopo aver raschiato il fondo della vaschetta da un chilo
la mia anima è pronta!
sento scorrere in me bramosie di immolazione!

JAMIE
apre gli occhi nel 1982.
cresce sotto il cielo d'irlanda (del nord)
fino ad essere notato da stilisti e riviste patinate
per un aspetto diversamente anonimo.
impiegato per dare forma ad abiti delle case di moda più disparate
viene spesso immortalato privo di calzatura,
con grande giovamento della comunity tutta!
 
ci si accorge subito che il terreno su cui si cammina
è quello della maschia regolarità
anche da scatti distanti si riesce a cogliere il carattere di un dorso mosso che finisce in dita forti e armoniche.

dei piedi versatili,
quelli di JAMIE,
che si fanno eleganti e gentili negli eventi formali

che diventano aggressivi
reclamando tutto lo spazio che meritano
quando l'occasione lo richiede

e che, quando non sono protagonisti,
non hanno paura di delegare a dettagli che
già da soli
lasciano intendere quanto talento si annuncia

se capita poi che tutto sia celato alla vista
non ne bastano due...
 
...non ne bastano quattro...
ce ne voglio otto, di alternative, per garantire lo stesso livello!

un'inquadratura più propizia
non fa che esaltare quanto prima si vagheggiava soltanto.
i tendini
subdolamente tirati
sono autostrade verso dita vigorose.
il piede destro
è così sicuro delle sue potenzialità
da atteggiarsi nella posa innaturale della ballerina
dimostrando di saper conservare la propria mascolinità pur in condizioni estreme.

l'arco appare particolarmente strutturato
bordato com'è da un cordolo di muscoli ben sviluppati
qui è particolarmente in risalto
anche se non è l'unico cordolo in scena.
mi pare di contarne altri due,
ognuno  si concentri su quello che suscita più stimoli!

è un piede fatto per essere mostrato
forgiato per il mare
per la sabbia.
sa dare grandi soddisfazioni quando il clima balneare è ricreato in studio per pura finzione

dà il meglio di sé
quando la spiaggia e il sole sono quelli veri!

 
 
con l'aiuto dell'acqua
il tallone tondo e pieno risalta ancora di più
ma anche lontano dall'acqua si gode di un amalgama perfetto di virilità ed eleganza
un trionfo di vene e muscoli non stona con una pelle che si indovina morbida e piacevole
 
 
un meraviglioso equilibrio che merita un ingrandimento in sequenza


siglo con entusiasmo le mie ultime volontà.
conti pure, JAMIE DORNAN, sulla mia incondizionata disponibilità a vestire i panni della prossima vittima sacrificale.
solo due preghiere mi permetto di avanzare:

che la liturgia sia rigorosamente barefeet
e che l'onta di una scarsa dotazione
appresa con rammarico da plurime fonti
 
sia solo il frutto di un'invidia malata
tesa a gettare discredito su doti altrimenti inattaccabili.

la mia incondizionata disponibilità dunque,
a condizione, almeno, di un 46!

lunedì 27 maggio 2013

TWITTER FILES - Luca Argentero UPDATE


ho come l'impressione
che il prossimo film di LUCA ARGENTERO
sia proprio da andare a vedere!

GIUBILO - Antonio Maggio

appetizer

lo curo dai tempi degli ARAM QUARTET!
molto confindent,
padrone della scena,
sorriso ammaliatore,
metteva in ombra gli altri componenti del gruppo
anche se non tutti erano da buttare!

nessuna esibizione barefeet all'epoca,
lo sdoganamento del piede sarebbe arrivato solo un po' più tardi,
il quartetto vinse la prima edizione di X-FACTOR
salvo poi dissolversi nel nulla di lì a poco.

dopo anni di silente evoluzione
ANTONIO MAGGIO
è ricicciato quest'anno sul palco di sanremo
e ha sbaragliato la concorrenza nella categoria giovani
sobillando nel mio cuore rinnovate speranze di statistica!

meticolose ricerche nei nuovi strumenti di socializzazione di massa
hanno partorito nient'altro che esiti infruttuosi.
persino il video della canzone vincitrice
ambientato per metà in una piscina
sadicamente negava ogni gioia al trepidante feet-lover!

 oggi però
è il giorno del riscatto.

il video del nuovo singolo,
appena sfornato,
colma una lacuna che affligge da troppo tempo ormai
e trasforma
finalmente
la speranza in


confesso di aver temuto un ennesimo nulla di fatto
quando
nel primo fotogramma
un'inquadratura incredibilmente favorevole risulta mortificata
da un calzino rigato, pur gradevole all'occhio
ma moralmente inaccettabile.

qualche secondo dopo però
ecco il miracolo.
il già calzato protagonista
inspiegabilmente
si toglie le scarpe,
 
 
i calzini,
e null'altro
dirigendosi verso la doccia
con una telecamera alle calcagna!
 
la felicità per l'insperata statistica
si smorza di fronte ad una caviglia poco definita
e ad un tallone debole
ma l'imperitura fede in un regista evidentemente friendly
mi porta fino alla sequenza della verità
 
se il tallone debole e un arco ancora più debole
diventano ormai evidenza piuttosto che sospetto,
un certo talento, nel complesso, si scorge
nella pelle dall'incarnato aristocratico
nella pianta generosa
nelle dita regolari.
difficile valutare l'alluce con la meticolosità che merita
e l'unghia anziana, che pare intravedersi, forse altro non è
che il frutto una bassa risoluzione fotografica.
nessun dubbio invece sulla presenza dello stinco calvo,
attenuato nella sua gravità
dalla caviglia che si mostra più volitiva quanto non sembrasse al primo sguardo.

dopo una così lunga attesa dunque
una vittoria a metà.
ma la pratica è stata appena aperta.
c'è ancora il tempo di aggiustare il tiro.